Bocciata la Residenza Morosini di AILA

La variante di PR per la Residenza Morosini di AILA approvata con apprezzamenti diffusi nel 2018, dopo un ricorso per errore formale di procedura decisionale è stata bocciata nel 2020!

AILA (Associazione Italiana di Lugano per gli Anziani) intendeva realizzare a nord del suo Parco Morosini,  bene culturale e naturalistico protetto di ca. mq 13’000 ora edificabile dispersivamente a est e a ovest perfino con destinazioni artigianali,  una residenza comprendente 34 appartamenti per anziani autosufficienti  a pigione moderata.  Per la sua fattibilità era necessaria l’approvazione di una variante di PR denominata “Comparto Morosini” (MM 47/2018) volta a modificare le summenzionate norme con un raddoppio dell’edificabilità da sviluppare in altezza comportante minori occupazioni e consumo di verde. La maggiore concentrazione del costruito, sollecitata dai competenti Uffici cantonali, era giustificata con il vincolo della sua destinazione esclusivamente a scopo sociale.  È stata considerata anche la sostenibilità economica e funzionale dell’impresa,  il  tutto beninteso conformemente alla  Legge federale – Lpt.


Non veniva tagliato un solo albero del Parco e a particolari condizioni l’accesso a veziesi interessati era favorito. Offriva servizi d’appoggio sanitario, di ristorazione e attività ricreative a due passi dal bus, vivificanti l’intero quartiere. Inoltre una risistemazione del Parco Morosini reso più aperto e godibile al pubblico riqualificava  il paesaggio dell’intera zona.  L’AILA si sarebbe interamente fatta carico dei costi della costruzione ammontanti a ca. 12 milioni di Fr . 
Il 13 dicembre 2018  la maggioranza del Consiglio comunale (16 favorevoli, 2 contrari e 7 astenuti) ha approvato con diffusi apprezzamenti la variante (v. sito vezia.ch – Documenti del Consiglio comunale – verbale del 13.12.2018 sul MM47/18).Sorprendentemente si sono astenuti (leggasi opposti) l’Indipendente Verde Michela Bazzi – Pedrazzini e  il Verde Massimo Collura (gruppo SVI) per, tra l’altro, una modifica normativa ritenuta dalla maggioranza di poco conto, insomma per una questione formale di procedura decisionale. 
Ipso facto i proprietari dei palazzi dirimpettai – forse disturbati dai prospettati interventi – hanno impugnato la questione formale sollevata dai due verdi presso l’Ufficio giuridico governativo. Questa importante infrastruttura per anziani, poco disponibile a pigione moderata nel Ticino e nel Luganese (diversamente dalla Svizzera interna) ha dovuto perciò attendere fino al 18 giugno 2020 per esser riproposta per correttezza formale come da indicazione dell’Ufficio giuridico  con il (MM76/2020) uguale al precedente emendato.
Purtroppo è stato malauguratamente bocciato con giudizi deplorevoli sul valore fiscalmente non vantaggioso  per Vezia degli anziani !

Così si è espresso su laRegione del 10.07.2020 il capo dicastero “Sistemazione territorio, protezione dell’ambiente ed evoluzione sostenibile” Marco Zanetti (Ps) :

« È un’assurdità, sono stupito e anche arrabbiato per quanto successo», ci dice il capodicastero Sistemazione territorio, protezione dell’ambiente ed evoluzione sostenibile Marco Zanetti (Ps). Il progetto ha oltre un lustro di vita. A idearlo è stata Aila, proprietaria del terreno: un parco incuneato fra la settecentesca Villa Negroni, sede del Centro di studi bancari, e la trafficata strada Cantonale. Una piccola oasi di verde, che Aila ha pensato di riqualificare progettando una residenza con tre piani di appartamenti a pigione moderata – tratto che distingue la struttura da altre simili rivolte ad anziani, spesso ad alto standing – con attività ricreative, sociali e sanitarie al pianterreno. E un parco in gran parte protetto: i patrimoni arboreo e architettonico sono considerati monumenti di importanza cantonale. Per la residenza, sistemata all’estremità settentrionale dell’area verde per ottimizzare l’investimento, è stata richiesta la variante di Pr. Attualmente è in zona residenziale semi-intensiva R3 e in parte mista RAr3 che veniva sostituita da un’unica zona speciale, con un incremento dell’indice di sfruttamento della superficie utile lorda dello 0,5 e dell’indice di occupazione del 5%.Era un progetto d’interesse pubblico avviato tanto tempo fa e c’era una lettera d’intenti anche per priorità di accesso ai veziesi. Potremmo tornare con un terzo messaggio in Cc oppure l’Aila potrebbe proporre qualcosa di diverso. Sarebbe un peccato però, perché il progetto era moderno ed equilibrato».
La spaccatura è anche politica. In primo luogo nella Sinistra: Socialisti, Verdi e Indipendenti (SVI) a Vezia fanno gruppo – dalla prossima legislatura non sarà più così – ma mentre i socialisti hanno sostenuto il progetto, gli altri lo hanno bocciato. A favore l’Apd (Alternativa popolare democratica), la formazione del sindaco Bruno Ongaro, spaccati invece i liberali-radicali: gli astenuti provengono dalle loro fila. Contrario infine il gruppo Lega, Udc e Indipendenti.